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Origini

Giorgio (Yehuda) è nato il 4 maggio 1927 a Firenze, in Italia, da Elsa (da nubile Sachs) e Bruno Algranati. Elsa è la figlia di Ida (da nubile Gentili, famiglia originaria nel XVII secolo a San Daniela del Friuli) e di Ettore Sachs, famoso medico della stessa regione. Bruno da parte sua è figlio di Gabriella (da nubile Castelnuovo) e Alessandro Algranati. Alessandro è un discendente di una famiglia ebrea immigrata dalla città spagnola di Granada a Izmir, in Turchia,, in seguito alla espulsione spagnola.La famiglia si chiamava “Algranati”, che significa in turco “il popolo di Granada”.

Nel XVIII secolo la famiglia emigrò da Izmir ad Ancona, e da lì a Napoli. Elsa e Bruno si sono conosciuti in vacanza a Capri, si sono sposati e si sono trasferiti a Firenze, dove sono nati Giorgio (Yehuda) e sua sorella Ada.

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Vita in Kibbutz

Yehuda si unisce ad un gruppo di fondatori del Kibbutz Givat Brenner. Durante  l’addestramento viene reclutato dalla Brigata Givati e partecipa “all’Operazione Yoav".

Al termine dell’operazione, ritorna e si unisce ai fondatori del kibbutz Regavim. A Regavim sposa Babi e nel 1952 nasce la sua prima figlia Hagar. La giovane famiglia si trasferisce a Maagan Michael e, circa due anni dopo, Yehuda e Babi divorziano.

. A Maagan Michael Yehuda lavora nell’allevamento e mungitura delle mucche , che gestirà per molti anni. Durante il lavoro Yehuda incontra Rochale, una giovane lavoratrice diligente ed efficiente. Nella speciale atmosfera delle ore lavorative non ordinarie, si crea un legame romantico tra loro. Nel 1959, Yehuda e Rochale si sposano (tutte e due nel secondo mtrimonio). Yehuda porta la figlia Hagar e Rochale porta sua figlia Adva nel nuovo nucleo famigliare. Un altra bambina del kibbutz di nome Andra viene adottata e cosi si allarga la famiglia. Insieme, Yehuda e Rochale danno alla luce quattro figli:  Razia, Ravit, Tamir e Dotan.

Oltre agli anni di lavoro nel caseificio, Yehuda è stato eletto nel compito di direttore  del personale , poi della economia  e coordinatore culturale. Durante tutti questi anni, è stato anche fotografo del kibbutz, documentando con foto e filmati la vita del kibbutz .

Nel 1972 va in missione per due anni con la famiglia all’ambasciata israeliana a Roma, come primo segretario dell’ambasciatore; il suo compito e’ quello di portare in Israele, attraverso l’Italia, gli ebrei ai quali era stata rifiutata la possibilita’ di immigrare in Israele dall’Unione Sovietica. Alla luce del suo successo nel lavoro, gli fu chiesto di andare in un’altra missione nel 1982 e accettò. Riguardo al suo lavoro in Italia, Maurizio Molinari, redattore capo del giornale “La Repubblica”, ha scritto che il contributo di Yehuda agli ebrei dell’Unione Sovietica influenza ancora le relazioni tra Israele e la Russia.

Al suo ritorno al kibbutz nel 1985, Yehuda  lavora nella fabbrica del kibbutz, Plasson, fino a quando va in pensione.

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Infanzia Italiana

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Giorgio è cresciuta a Firenze. La madre, Elsa, che ha servito alla Croce Rossa durante la prima guerra mondiale, ha successivamente lavorato come insegnante, ha sostienuto il nazionalismo italiano ed in questo periodo nasce Yehuda il quale in seguito prende parte al movimento giovanile fascista.Yehuda nasce a Firenze, studia e cresce in questa bella citta’. Il padre, Bruno, d'altra parte, crede che anche i bambini dovrebbero avere familiarità con la tradizione ebraica. Prima dell’entrata in vigore in Italia delle leggi razziali, Bruno viene nominato  vicedirettore di banca. Con l'emanazione delle leggi razziali, Giorgio viene espulso dal movimento giovanile e dalla scuola. I suoi studi continuano privatamente presso la comunità ebraica, dove è esposto al sionismo, al kibbutz e alla lingua ebraica. Nel frattempo, Bruno viene licenziato dal suo lavoro in banca e va in Francia a cercare lavoro, sperando di trovare un rifugio sicuro per la famiglia. Dopo la prime retate d’ebrei in Italia, quando il pericolo esistenziale per la famiglia diventa tangibile, Yehuda lascia Firenze per andare dai parenti nel villaggio di Monte-San-Sabino, mentre Ada viene mandata in un convento a Firenze. In seguito Giorgio riesce a lasciare L’Italia, ed andare in Svizzera che come stato neutrale apre le porte ai profughi .  Giorgio trova lavoro in un campo profughi fino alla fine della seconda guerra mondiale.

Al suo ritorno a Firenze si riunisce alla famiglia, e in preparazione alla vita nel kibbutz, Giorgio completa i suoi studi di agronomia all'università. Durante questo periodo fu attivo nel movimento Ahaluts, partecipando ad un corso per istruttori nell'Haganah e istruttore d'armi nei campi dei profughi dell'Olocausto in attesa di immigrare in Israele. Dopo la laurea, nell'agosto 1948, Giorgio emigra in Israele sotto lo pseudonimo di Georg Granit su una nave dell' Organizzazione Haganah.

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Eredità

Yehuda, con il suo sorriso e il suo cuore sempre aperto, saggezza e nobiltà, ha formato e unito una grande famiglia di diverse generazioini. All'età di 90 anni, Yehuda ha distribuito al grande pubblico centinaia di foto che aveva scattato e sviluppato  durante gli  ottanta anni di attivita’ fotografica.

Yehuda e’ mancato, quando era ancora in  buona salute, all’età di 93 anni, nella sua casa nel Kibbutz Maagan Michael, lasciando 6 figli, 21 nipoti e 20 pronipoti; e’ stato sepolto nel cimitero di Maagan Michael, accanto a sua moglie Rochale. Sia  benedetta la sua memoria.

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